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La dieta che fa bene al cervello

Secondo uno studio, effettuato da un gruppo di ricerca della RUSH University di Chicago e recentemente pubblicato sulla rivista Neurology, seguire diete ricche di verdure a foglia verde, frutta, cereali integrali, olio d’oliva, fagioli, noci e pesce potrebbe diminuire il rischio di sviluppare placche amiloidi e grovigli neurofibrillari di tipo tau, due segni tipicamente associati alla Malattia di Alzheimer.

La ricerca ha esaminato l’aderenza alla dieta MIND o a quella mediterranea, e ha coinvolto 581 persone con un’età media di 84 anni (al momento della valutazione della dieta), che hanno accettato di donare il proprio cervello alla scienza, una volta morte, per far progredire la ricerca sulla demenza. I partecipanti hanno compilato questionari annuali in cui si chiedeva quanti alimenti appartenenti a diverse categorie mangiassero. In fase di autopsia, i ricercatori hanno esaminato il cervello dei partecipanti per determinare la quantità di placche amiloidi e grovigli tau (che si trovano nel cervello delle persone affette dal morbo di Alzheimer, ma che possono essere presenti anche nel cervello di persone anziane con cognizione normale), correlando la presenza di queste formazioni ai punteggi ottenuti nei questionari.

Dopo aver tenuto conto dell’età al momento del decesso, del sesso, dell’istruzione, dell’apporto calorico totale e dell’eventuale presenza di un gene legato a un maggior rischio di sviluppare la Malattia di Alzheimer, i ricercatori hanno scoperto che le persone che hanno ottenuto i punteggi più alti per l’aderenza alla dieta mediterranea e alla dieta MIND avevano nel cervello una quantità media di placche e grovigli tau simile a quella di persone molto più giovani (rispettivamente di 18 e 12 anni) che però non le avevano seguite.

“Sebbene la nostra ricerca non dimostri che una dieta sana si traduca in un minor numero di depositi cerebrali di placche amiloidi e grovigli tau – commenta la prima autrice dello studio, Puja Agarwal – sappiamo che esiste una relazione e che seguire le diete MIND e Mediterranea può essere un modo per migliorare la salute del cervello e proteggere la cognizione quando si invecchia”.

L’articolo completo, in inglese, è disponibile a questo link.